Come portare un articolo in prima pagina su Google

Come portare un articolo in prima pagina su Google

“Impossibile!”. “Sarebbe bello ma è troppo difficile…”. “Non ho budget per la pubblicità”. “Ci vuole troppo tempo e fatica…”.

Questi sono solo alcuni dei commenti che mi sento rivolgere dai clienti quando consiglio loro di percorrere la strada del content marketing puntando alla scrittura di contenuti per il blog aziendale.

Sembra un miraggio, eppure portare un articolo in prima pagina su Google non è un’impresa così ardua. Tutt’altro. Certo, si devono fare delle precisazioni e dei distinguo, oltre che seguire degli accorgimenti “tecnici”, ma è fattibile anche senza spendere un centesimo nella pubblicità su Google. Io stessa lo faccio per il mio blog e per i blog dei miei clienti.

Come migliorare il posizionamento in Google? E perché è così importante essere in prima pagina?

Se non sei in prima pagina su Google non esisti

Non importa se il tuo blog post risulta posizionato in quinta pagina tra i risultati di ricerca di Google: il tuo obbiettivo deve essere quello di posizionarti in prima pagina. In fase di ricerca, solo pochi utenti si spingono più in là dei primi dieci risultati: vogliono una risposta alle loro esigenze subito, affidandosi a chi risulta posizionato meglio.

Le cifre parlano chiaro: il 90% degli utenti non va oltre la prima pagina, con un 94% di questi che si concentra solo sui risultati organici, evitando cioè di cliccare i risultati a pagamento (quelli segnalati con “annuncio”).

Ecco spiegato perché portare un articolo in prima pagina su Google è così vitale: i contenuti scelti e consultati, le aziende e i professionisti più affidabili e autorevoli sono proprio lì. E lì devi esserci anche tu, sia che tu sia un’azienda (a prescindere dall’ambito, ogni azienda può e deve avere un blog) o un professionista.

Le parole chiave prima di tutto

Il fatto di essere in prima pagina su Google è il risultato di un lavoro attento legato alla SEO (Search Engine Optimization, ovvero l’ottimizzazione per i motori di ricerca). In prima pagina non ci finisci per caso, ma perché hai scelto di realizzare contenuti che ruotano intorno a determinate parole chiave che (si spera) gli utenti andranno a digitare.

Scegliere le parole chiave per cui hai intenzione di posizionarti sono quindi il nocciolo della questione: parole chiave che devono essere mirate, specifiche e legate all’argomento che vuoi trattare nel tuo blog post. Solo dopo aver scelto le parole chiave puoi iniziare a dedicarti al post vero e proprio e quindi produrre i contenuti.

Per ottenere suggerimenti per scegliere le parole chiave più appropriate o richieste dagli utenti esistono numerosi strumenti (tra questi SEOZoom, SEMRush, Google Trends, Ubersuggest, Majestic SEO e tanti altri). Anche lo Strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Ads risulta molto utile: ci dà infatti idee per individuare parole chiave che fanno al caso nostro, possiamo ottenere i volumi di ricerca stimati e geolocalizzati (possiamo impostare una determinata località o lingua) e le previsioni sul loro rendimento.

Mettiamo il caso che voglio scrivere un blog post sul trekking alle Azzorre: Google mi indica che per la parola chiave “trekking alle azzorre” la media di ricerche mensili è mediamente bassa. Il fatto che la concorrenza è bassa non deve necessariamente indurmi a lasciar perdere: significa che farò meno fatica a posizionare il mio blog post con quella parola chiave.

Se, al contrario, la concorrenza viene segnalata come alta, sarà invece più difficile emergere nella folla dei risultati di Google. Cruciale è la scelta di parole chiave che corrispondano ad effettive ricerche da parte degli utenti: puoi anche scegliere parole chiave specifiche ma devi anche assicurarti che ci sia comunque una fetta di utenti che fa ricerche in merito.

Ma quali sono i fattori che ci aiutano a portare un articolo in prima pagina su Google?

I fattori da tenere in considerazione

  • Qualità dei contenuti: i contenuti del tuo blog devono essere originali (sul web è vietato copiare!), interessanti e scritti bene, affinché Google li consideri come contenuti di qualità;
  • Scrittura in ottica SEO: i tuoi blog post devono rispettare le regole della SEO (densità della parola chiave, uso di sinonimi, parole chiave anche nei titoli e nelle immagini, etc.) ma ricordati che devi scrivere in modo naturale e accattivante rivolgendoti agli utenti e non ai robot di Google;
  • Leggibilità: i robot di Google apprezzano molto che il tuo blog post usi elenchi puntati, paragrafi non troppo lunghi, spaziature, titoli e sottotitoli, il tutto in un’ottica di facile leggibilità agli occhi dell’utente;
  • Sito veloce e performante: un fattore premiante è il fatto di avere un sito professionale, veloce, responsive, che garantisca un’esperienza utente il più possibile soddisfacente;
  • Anzianità del sito: se hai un sito nuovo, devi avere un po’ di pazienza in più perché Google deve prima conoscerlo, scansionarlo e valutarne i contenuti;
  • Autorevolezza del sito: competere con un sito che ha molti backlink, un alto numero di visitatori e di domain authority (se volete conoscere la domain authority del vostro sito potete andare qui) è molto difficile… meglio procedere per gradi, concentrandosi invece su nicchie e bacini di utenza più facilmente raggiungibili.
Claudia Moreschi
Claudia Moreschi

Sono una freelance e mi occupo di social media, copywriting e realizzazione di testi per il web, consulenza digitale e blogging. Appena posso faccio la valigia e parto. Possibilmente verso est.

Related Posts
Leave a Reply

Your email address will not be published.Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.